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Edifici vicini
- 136 m Edificato nel 1683 dalla famiglia De Roberti, passò nel sec. XIX al magistrato Filippo Rondinelli e nel 1861 al Comune.
- 72 m Appartenne alla famiglia Fiorentini e successivamente alla famiglia Bonelli.
- 183 m
- 100 m Eretta nel 1846 dai Federici, custodisce da molti anni la bara di Gesù morto. Il portale d’ingresso ha una cornice e un essenziale rosone con decorazioni rococò.
- 233 m
- 24 m Del XVI sec. Sul tabernacolo c’è un’insolita statuetta di Gesù Bambino che regge la croce e presso l’altare è posta una teca in legno in cui è custodita una bellissima statuetta in maiolica della Madonna Addolorata.
- 247 m Costruita nel 1709, ha sulla facciata una nicchia dove è posto il mezzo busto di pietra raffigurante San Nicola con la mano destra protesa.
- 155 m Incerta l’origine. Piuttosto piccola, sulla parete frontale vi è l’altare in muratura sul quale è posto un dipinto che raffigura la Pietà
- 101 m
- 61 m Apparteneva ad un ramo ora estinto della famiglia Ferrara; ha nel Cortile una cisterna, nella cui bocca si legge inciso su pietra l’anno 1557.
- 148 m
- 12 m
- 185 m
- 120 m Fu eretta nel XVIII sec.; è detta Purgatorio vecchio, in quanto sede originaria della Confraternita del Pio Monte dei Morti dal 1694 al 1780. Fu proprietà della famiglia Troyli nei primi anni del ‘900, attualmente dei Federici.
- 74 m Dedicata alle origini a San Salvatore dal 1745 fu consacrata all’Immacolata e passò alla Confraternita del Carmine costituita nel 1694.
- 144 m Nel 1860 fu sede del Municipio e il 21 ottobre dello stesso anno vi si svolse il plebiscito politico che sancì la volontà dei montalbanesi ad accettare l’annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno Sabaudo.
- 219 m
- 102 m In questo maestoso palazzo fu ospitato, nel 1902, l’onorevole Giuseppe Zanardelli, in occasione del suo viaggio in Basilicata come testimonia la lapide murata al lato del portone.
- 97 m Appartenne sino alla fine del 1700 alla famiglia Mansi e poi alla famiglia Cerulli dal 1770. Fu ospitato Carlo III di Borbone nel 1735 come ricorda la lapide in marmo murata sulla facciata di Corso Carlo Alberto.
Servizi vicini a Via Roma
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