Via Carlo Marenco, Ceva
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Edifici vicini
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Pregevole esempio di barocco piemontese dell'architetto Francesco Gallo del 1735. Inizialmente il progetto era stato commissionato all'architetto Guarino Guarini insieme a quello di un adiacente edificio da adibirsi ad ospedale. - - 60 m
Edificio del XIII secolo che deve il suo nome ai fregi in arenaria posti in facciata, che erroneamente erano stati scambiati per segni astrologici. Interessante i falchetti scolpiti sui mattoni delle ghiere delle finestre del secondo piano. - - 83 m
Grazie al sindaco Carlo Marenco si decise di erigere una nuova sede comunale nella piazza Maggiore, dove sorgeva un tempo la chiesa di Santa Elisabetta che i francesi avevano abbattuto, poiché in rovina, per erigervi il mercato al coperto nel 1812. - - 221 m
Edificato agli inizi del Seicento in sostituzione dell’antica parrocchiale di santa Maria del Castello. Nel 1760 su progetto dell’ingegnere Giuseppe Trona, venne ingrandito rifacendo la facciata, in stile tardo barocco. - - 192 m
Istituita nel 1973 è ospitata nel Palazzo della Società Operaia ed è intitolata al poeta francese Aloysius Bertrand, nato a Ceva nel 1807. Ha una dotazione di oltre 20.000 libri ed aderisce al Sistema Bibliotecario Monregalese. - - 231 m
Agli inizi del Seicento, gli abitanti della contrada Valgelata costruirono questa chiesa in onore del San Carlo Borromeo. La chiesa presenta molti affreschi che sono degli ex-voto degli abitanti della contrada medesima.